Cilento Trekking

Tra panorami mozzafiato e paradisi in terra


Ascea e Marina di Ascea

Il sentiero degli innamorati

Il Sentiero degli Innamorati ad Ascea Marina è uno dei sentieri trekking più amati del Cilento. Un sentiero quasi esclusivamente fatto di gradoni (più che gradini), regala una vista mozzafiato sul Golfo di Velia e Punta del Telegrafo, consentendo di scorgere anche Capo Palinuro. Si imbocca nei pressi della Scogliera di Marina di Ascea è stato inaugurato nel 2017 grazie a un’importante opera di riqualificazione del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e del Comune di Ascea. Una passerella in legno che si imbocca presso la scogliera ne anticipa l’ingresso, visibile anche grazie ad una insegna ben evidente. Il Sentiero può essere affrontato sia da chi ama il trekking, che dai turisti che vogliano godere di una vista incantevole sul Golfo di Velia.

Info tecniche

Il Sentiero degli Innamorati è lungo circa 2 km e ha un dislivello complessivo di 140 metri, è’ anticipato 12 passerelle e 8 piattaforme in legno che fungono a preservare le dune e la flora della spiaggia della Scogliera di Ascea Marina. La meta finale del Sentiero degli Innamorati è la torre saracena, conosciuta come Torre del Telegrafo. Una volta giunti alla meta bisogna fare il percorso a ritroso per poter ritornare di nuovo sulla fantastica spiaggia di Ascea Marina.


Velia: tra storia e trekking

Il trekking al crinale degli dei

Il Parco archeologico di Elea-Velia, conosciuto anche come Scavi di Velia, è una delle attrazioni culturali più importanti del Cilento. Oltre alla cultura, ai reperti archeologici, ai resti architettonici dell’antica Elea, il Parco archeologico di Elea-Velia regala un percorso affascinante. Per chi ama il trekking, e in generale passeggiare tra la natura, percorrere il percorso degli Scavi di Velia rappresentano quanto di meglio possa esserci per un escursionista. Natura e storia si fondono per regalare al visitatore un’esperienza unica.

Info tecniche

Visita guidata alla scoperta dell’antica città di Elea, poi divenuta Velia, tra le mura in cui Parmenide trasferiva i suoi insegnamenti agli allievi. Il percorso prevede la visita dei quartieri meridionali, del pozzo sacro e le terme. Si prosegue salendo verso la Torre angioina, passando per la  – Porta Rosa – baluardo di architettura del tempo. Arrivati sull’acropoli si prosegue verso il percorso che corre lungo le mura della città antica dove sorgevano numerose aree sacre (cosiddetto crinale degli Dei), si passa sopra la Porta Rosa fino ad arrivare a Castelluccio (ultima torre di avvistamento a difesa della città).

Distanza: 6 Km – Durata: 4/5 ore – Difficoltà: media – Dislivello: 125 s.l.m. – Partecipanti: adatto per adulti e bambini (minimo 6 anni).


Pioppi: il pozzo dell’uva nera

Il trekking per conoscere la piccola perla del cilento

Interessante il percorso che permette di ammirare il «Flysch del Cilento», che ha la sua massima diffusione in corrispondenza del bacino idro-geografico del Fiume Alento e dei principali monti del Cilento occidentale, quali il Monte Centaurino (1433 m), e quella delle «rocce calcaree» che costituiscono i complessi montuosi interni (Alburno-Cervati) e meridionali (Monte Bulgheria, Monte Cocuzzo) del parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Sulla costa alta, il Flysch si caratterizza per la fitta stratificazione delle rocce che talora assumono forme e colori particolari come è possibile riscontrare in località Ripe rosse o nel terrazzo marino di Punta Licosa. Percorso breve e turistico con dislivello minimo, fatto di andata e ritorno per lo stesso sentiero sufficientemente segnalato, con partenza dalla località Porto del Fico di Pioppi, frazione di Pollica, consigliato da farsi con pantaloni lunghi per non graffiarsi. Il pozzo, che in realtà è una cascata, viene chiamato così per le felci, le quali somigliano a grappoli di uva e, qualora secchi, in particolare ad uva nera.

Info tecniche

Si parte dal mare, dalla piazzetta del tipico e affascinante lungomare di Pioppi, si segue il corso del Torrente Mortella per addentrarsi nell’entroterra. Il Pozzo dell’Uva Nera è un laghetto alimentato da una cascata che nel passato veniva usato dalle donne di Pollica, Celso e Pioppi per lavorare il lino che veniva coltivato nelle grandi piantagioni circostanti. Il sentiero è molto facile, adatto a tutti, solo l’ultimo tratto è leggermente impegnativo semplicemente perché si deve passare da una sponda all’altra del torrente. In realtà è una semplice passeggiata su un terreno molto semplice.

Distanza: 10 Km – Durata: 3/4 ore – Difficoltà: media – Dislivello: 100 s.l.m. – Partecipanti: adatto per adulti e bambini (minimo 6 anni).


Sulle tracce di Enea. A piedi tra cielo e mare

Il trekking da Marina di Camerota a Punta Infreschi

Il percorso di trekking da Marina di Camerota a Baia degli Infreschi offre delle vedute spettacolari. Dal porticciolo di Marina di Camerota, piccolo e suggestivo borgo marinaro ottocentesco all’altezza della Grotta di Lentiscelle si cammina per 3 chilometri circa (due ore e mezza) lungo un’antica mulattiera, tra montagne incontaminate e mare cristallino, vi racconteranno la storia millenaria di un luogo baciato dagli Dei, che oggi è una calamita irresistibile per chi ama il turismo verde, che si apre improvvisa su paesaggi mozzafiato sul mare. Un percorso che ti porta alla scoperta di una natura incontaminata dove è possibile ammirare insenature, cale, torri, grotte e spiagge dall’acqua cristallina e panorami mozzafiato. Costeggiando baie e anfratti silenziosi, si arriva fino a Punta Infreschi, una delle spiagge più belle d’Italia, raggiungibile solo a piedi o via mare. Da qui il ritorno a Marina di Camerota via mare, ammirando dal basso tutta la costa seguiti da qualche stormo di gabbiano in cerca di cibo.

Il tragitto a piedi di 7 km da Lentiscelle (Marina di Camerota) a Cala Bianca, fino a Punta Infreschi.

Info tecniche

Itinerario a piedi: Lentiscelle (Marina di Camerota) – Cala Bianca – Punta Infreschi. Il percorso si può svolgere in circa tre ore e mezza e non dimenticate acqua, crema solare e cappellino, oltre a scarpe comode.