1° giorno: Arrivo a Paestum, “La Magna Graecia”
Trasferimento e arrivo in hotel. Cena – serata libera – pernottamento.
2° giorno: Le Gole del Calore e i fusilli di Felitto
Prima colazione in hotel – partenza per Felitto – visita all’area protetta delle Gole del Calore che costituiscono un paesaggio ancora integro nella sua selvaggia bellezza – proseguimento per il paese – pranzo con i famosi fusilli, noti in tutta la regione, fatti rigorosamente a mano – visita del paese, rientro in hotel – cena – serata libera – pernottamento.
3° giorno: Paestum, la storia e l’oro bianco: la mozzarella di Bufala
Prima colazione in hotel – visita all’area archeologica e al museo di Paestum – proseguimento per la visita ad un’azienda casearia, luogo di produzione di un’eccellenza gastronomica conosciuta a livello mondiale: la mozzarella di bufala campana, altrimenti detta “oro bianco” – pranzo con prodotti tipici – nel pomeriggio visita guidata alle cantine locali, degustazione – rientro in hotel – cena – serata libera – pernottamento.
4° giorno: Casalvelino, l’olio. Cicerale, i ceci. Prignano, il fico bianco
Prima colazione in hotel – partenza per Casalvelino visita all’oleificio Pietrabianca, azienda a conduzione per lo più familiare nel cuore del Cilento a pochi passi dal mare – proseguimento per Cicerale – visita al borgo – pranzo con prodotti tipici del luogo (ceci) – proseguimento per Prignano – visita del borgo e dell’azienda produttrice di fichi bianchi, anche questi eccellenza del territorio cilentano – rientro in hotel – cena – serata libera – pernottamento.
5° giorno: Castelcivita, le grotte e i fagioli di Controne
Prima colazione in hotel – partenza per Castelcivita e visita alla grotta omonima, fra le più importanti grotte naturali della Campania – pranzo con piatti tipici cilentani a base di fagioli, piatto antico e tipico di Controne – rientro in hotel – cena – serata libera – pernottamento.
6° giorno: Gioi Cilento e Piano Vetrale
Prima colazione in hotel – partenza per Gioi Cilento, visita del borgo medievale, alla scoperta dei prodotti gastronomici tipici come la soppressata e visita della chiesa di San Nicola di Mira e del convento di S. Francesco – pranzo – nel pomeriggio visita a Piano Vetrale – rientro in hotel – cena – serata libera – pernottamento.
7° giorno: Rientro
Prima colazione in hotel – rientro.
Felitto
Felitto custodisce gelosamente uno dei paesaggi più incantevoli che si possono ammirare in Campania: si tratta dell’area protetta delle “Gole del Calore”. Incastonate in una profonda vallata a picco sul fiume, le Gole del Calore costituiscono un paesaggio ancora integro nella sua selvaggia bellezza. In questi 120 ettari di terreno protetto, dal ponte medievale situato a valle di Felitto fino ai confini con il territorio di Magliano, regna un silenzio irreale ove emergono sensazioni ormai dimenticate.
Paestum
Un territorio ricco di storia, un sito archeologico di estrema importanza, riconosciuto nel 1998 dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, insieme al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Il sito si trova nel Comune di Capaccio in Provincia di Salerno. La “Piana di Paestum”, così i nostri antenati chiamavano l’estensione pianeggiante dai piedi delle colline al mare, era abitata già nella preistoria. Strabone – il più famoso geografo romano – racconta che Giasone (l’eroe del vello d’oro, la pelle dell’ariete dorato che aveva il potere di guarire per magia), guidando gli Argonauti, sostò alle foci del fiume Sele, dove dedicò un santuario a Hera (protettrice degli Argonauti). Furono la fertilità della piana e l’abbondanza di acque del Sele che avrebbero reso la pianura, poi chiamata pestana, una delle principali tappe tra l’oriente e l’occidente già nel II millennio a.C. I Greci, apprezzando la posizione geografica, vi fondarono intorno al 600 a.C. una città che chiameranno Poseidonia, in onore del dio del mare. Lo sviluppo edilizio significativo prese forma intorno alla metà del VI secolo a.C., infatti la costruzione dei templi cominciò pochi decenni dopo la fondazione della città. I tre templi greci di Paestum, costruiti tra VI e V sec. a.C., sono insieme a quelli di Atene ed Agrigento gli edifici templari meglio conservati dall’età classica. I templi sorgono nella parte centrale della città, che si estende per oltre 120 ettari ed è circondata da una cinta muraria, che anche se non si preserva per tutta la sua altezza, è uno dei circuiti difensivi meglio conservati in Magna Grecia. Il perimetro, di forma trapezoidale, è lungo 4750 metri, con ventotto torri poste a difesa delle quattro porte di accesso alla città: Porta Giustizia, Porta Marina, Porta Sirena e Porta Aurea (distrutta con la costruzione della strada delle Calabrie). Tra i templi era collocato il “mercato”, cioè la piazza centrale dove si tenevano le assemblee dei cittadini. Intorno ai templi e al mercato si estendevano i quartieri abitativi. I resti di case, terme e botteghe che si possono vedere oggi sul sito risalgono in gran parte all’età imperiale (I-V sec. d.C.), mentre ignoriamo ancora molti aspetti dell’abitato greco. Questo itinerario ci porta anche nel luogo di produzione di un’eccellenza gastronomica della pianura pestana: la mozzarella di bufala campana.
Casalvelino
L’olio cilentano, benessere millenario: Produrre olio d’oliva in Cilento è un’arte antica, documentata sin dal IV sec. a.C.; la produzione viene effettuata impiegando 6 tipi di olive differenti raccolte a mano, per garantire un olio a bassa acidità di massima qualità e sicurezza. L’extravergine cilentano è un sapiente mix ottenuto dalla varietà di oliva più antica. La produzione limitata e controllata dalla raccolta, eseguita solo con i pettini vibranti e le reti, fino all’imbottigliamento, insieme alla ricerca e alla valorizzazione dei sapori della tradizione, fanno di queste aziende le più nobili eredi della grande tradizione olearia cilentana.
Cicerale
Il comune di Cicerale si trova nel cuore del Cilento, dove natura e storia si sposano in un magico connubio creando un paesaggio ricco ed incantevole. Il nome vuol dire Terra dei ceci per il legume unico nella sua specie che si coltiva in questa zona. È molto pregiato al punto da meritare un disciplinare di produzione che impone la coltivazione biologica certificata AIAB.
Prignano Cilento
Il borgo dei fichi bianchi: è un piccolo comune caratteristico del Cilento e sorge a 410 metri sopra il livello del mare. Ed è in questo territorio che da secoli si coltivano i fichi dottati, meglio conosciuti come fichi bianchi del Cilento. Nei secoli passati, le comunità agricole hanno sviluppato una particolare tecnica per l’essiccazione dei fichi, che non si trova in nessun’altra area del Mediterraneo, consentendo al frutto di essere solubile in bocca ed avere un aroma intenso e complesso.
Castelcivita
È un paese abitato già in epoca preistorica e sorge sui Monti Alburni, circondato da faggete, pascoli e da fenomeni carsici importanti. Fa parte del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. La zona è conosciuta soprattutto per le sue incantevoli grotte, visitate da moltissimi turisti. Furono scoperte nel 1889 da Giovanni e Francesco Ferrara, due giovani fratelli del vicino paese di Controne. Le grotte si snodano nel sottosuolo per oltre 4800 metri, di cui sono visitabili solo i primi 1700.
Controne
Adagiato su una collina ai piedi dei Monti Alburni, fa parte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. La sua origine sembra essere legata alla vita sociale, civile e religiosa della badia benedettina e dell’annessa Chiesa di San Nicola, attorno alla quale sorsero le prime abitazioni dell’odierno paese.
Gioi Cilento
Immerso tra le colline del Cilento, abbarbicato sulla cima di un colle (685 m. s.l.m.), si affaccia su due valloni che confluiscono nella pianura più a valle, offrendo un paesaggio agrario ricco di querce, castagne, felci e ulivi. L’itinerario turistico merita una visita ai ruderi del Castello, la cinta muraria e quello che resta della Porta dei Leoni, la Cappella della Madonna della Porta e il Convento di S. Francesco. Da non perdere anche i mulini ad acqua e i palazzi signorili. Un itinerario alla scoperta di un prodotto gastronomico di eccellenza, la soppressata, prelibato insaccato di carne suina, Presidio Slow Food costituito da una farcitura piuttosto fine totalmente magra, recante centralmente una fettuccia di lardo.
Piano Vetrale
Borgo particolarmente caratteristico, noto quale paese dei Murales (Murali), enormi e splendidi dipinti che ornano quasi tutte le facciate esterne delle case e antichi portoni. Solcato da una miriade di vicoli, spesso collegati da lunghi archi, il paese presenta viuzze anguste, pavimentate da selci e pietre levigate che potrebbero dettare fiumi di storie raccontando la vita di generazioni di contadini.